domenica 15 febbraio 2015

Viaggio da sola... a Parigi

Un proposito da tempo in attesa di essere portato a termine ha trovato finalmente la sua realizzazione. Dorina é tornata a Parigi, ma ci é anche tornata da sola!
Si, questo faceva parte dei piani, un viaggio di breve durata in solitaria. Proposito che latitava nella mia testa in tempi non sospetti e che altrettanto in tempi non sospetti era stato pianificato e che nel momento più idoneo, nel pieno di un vortice di cambiamenti, in parte subiti e in parte cercati, ha trovato finalmente respiro.


Parigi in solitaria é stata un'esperienza intensa, intima, avventurosa, certo, per quanto possa essere avventuroso il viaggio in una capitale europea, divertente, emozionante , fisicamente impegnativa, nostalgica e di grande ispirazione. Viaggiare da soli non é solo uno stato fisico, é un vero e proprio stato dell'anima che tutti dovrebbero provare almeno una volta nella vita.

Sono talmente esaltata dall'esperienza che inserirò un viaggio in solitaria almeno una volta all'anno. (Vedi propositi propositi semiseri e il capitolo viaggiare con i piccoli, ma questo è tutta un'altra storia. Qui qui ne racconto una).


Viaggiare in solitaria ha molti vantaggi, qualche svantaggio è indubbio, per ora sono più focalizzata sui primi.

Libertè!
Un vantaggio ha senza dubbio a che fare con la libertà di scelta: l'albergo, il programma del giorno, i tempi da dedicare a ciò che interessa, la possibilità di cambiare all'ultimo minuto o addirittura la possibilità di non pianificare affatto. Lasciarsi portare dalla strada, lasciarsi andare all'intuito, proseguire dritto, girare o tornare indietro.
Camminare a lungo senza meta, con calma, pazienza, curiosità, con l'apertura a farsi sorprendere o con la disponibilità a finire ovunque. Perché alla fine viaggiare da soli spesso permette di rendere ogni cosa, anche la più banale, sorprendente e affascinante. È uno stato dell'anima!!


Non meno interessante è la libertà da ogni comportamento richiesto a chi vuole passare per una persona amabile e socialmente accettabile. Voglio passare ossessivamente per la stessa via più volte al giorno? Non devo discuterlo con nessuno! Voglio camminare come un bradipo o come se fossi inseguita da una tigre con i denti a sciabola? Nessuno ne sarà contrariato! Voglio andare nel più grande negozio di stoffe e perline della città e rimanerci per due ore? Nessuno può ostacolarmi.




Responsabilité
Altro vantaggio interessante é la responsabilità, che ho solo nei miei confronti. Non devo sentirmi in colpa con nessuno, ogni mia scelta impatta solamente su di me ed è solo a me che devo rispondere.

La prima sera ho deciso di andare a mangiare i ramen. Sono andata in un bugigattolo angusto, di indubbia pulizia, colmo di clienti solitari o in gruppo.  Alla fine della cena, gonfia come una mongolfiera di tagliatelle scotte e insapore, non ho dovuto rendere conto a nessuno. Inoltre risucchiare e sbrodolare ramen in modo disgustoso e rumoroso, proprio come nei cartoni giapponesi, era qualcosa che in fondo non avevo mai fatto.
Ridevo dentro, guardandomi da fuori, e rido ora, ricordando quei momenti.


Intensité
Viaggiare sola in un luogo più o meno lontano mi porta ad alzare la soglia dell'attenzione, della cura per i particolari e per le scelte da fare.
Ho sperimentato che un'accurata pianificazione del viaggio, una precisa mappa dei luoghi, una suddivisione del tempo da dedicare a ogni meta, sono tutte attività che mi permettono di creare forti ancoraggi utili ad aumentare il senso di sicurezza, la motivazione personale e a eliminare il potenziale insorgere di solitudine e malinconia.
Non sono paletti restrittivi e soffocanti, ma una mappa di interessi, curiosità e obiettivi molto ben selezionati che, una volta interiorizzati, possono tranquillamente essere accantonati a vantaggio di improvvisazione e casualità. Pianifico prima e poi improvviso sul luogo, con serenità e un ricco ventaglio di opzioni tra cui scegliere.
La preparazione inoltre mi consente di iniziare il viaggio ancora prima di alzare lo zaino da terra! Un bel vantaggio no?

Confiance en soi
Stare bene da soli lontano da casa é rivitalizzante, un sonoro sberleffo alla noia, un calcio alla stanchezza e alla tristezza.
Camminare con spensieratezza per luoghi sconosciuti o tornarvi, solo in compagnia di se stessi, equivale a un intensivo seminario di crescita personale, é la versione raffinata e articolata di quella terrificante camminata sui carboni ardenti con la differenza che gli effetti perdurano nel tempo rilasciando piano piano effetti benefici al ritorno e per i mesi successivi.


Con  il vivido ricordo di un cuore che scoppia di entusiasmo, chiudo e rimando alle cose da fare prima e durante il viaggio.

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